Da
un lato un governo che, dopo aver indirizzato la nave della nazione verso gli
scogli della crisi, poco prima di schiantarsi scende dalla sala comandi e si
nasconde dietro l'angolo a godersi le viste; un sindaco di una grande città
come Palermo che, dopo aver indirizzato il veliero verso gli scogli del
malgoverno, prima dello schianto si pone di lato con l'assurda giustificazione
di averlo fatto per il bene della città; un capitano di un grosso
transatlantico che decide di godersi lo spettacolo di disperazione e di morte a
bordo di una scialuppa; dei sindaci che dinanzi a disastri naturali declinano
le loro responsabilità per individuarle nel caso o nei propri predecessori!
Dall'altro
lato i semplici marinai che si stanno rimboccando le maniche per ridare respiro
alla dignità di un popolo e alla coscienza democratica e per evitare
l'affondamento totale.
Ed
ecco il sorgere come funghi dei vari movimenti pacifici che, rivendicando i
propri sacrosanti diritti, stanno riproponendo la giusta rotta della democrazia
(da siciliano non posso che fare un plauso al movimento dei Forconi, che
finalmente vuole reagire contro il movimento dei Pecoroni); degli Angeli del
fango e dei terremoti, che piuttosto che perdersi in chiacchiere da Porta a
Porta, si rimboccano le maniche per salvare il salvabile; dei semplici marinai,
cuochi ed inserviento che rimangono sulla nave che affonda per evitare una
tragedia di ben più grandi proporzioni; delle libere associazioni che, lontane
dai giochi di prestigio dei vari partiti, vogliono ridare respiro economico e culturale
alla bella Palermo.
Che
non stia ripetendosi l'evento di biblica memoria secondo cui mentre tutti
gozzovigliavano nei lussuosi palazzi, un certo Noè, pazientemente si costruiva
un'Arca che fece sopravvive lui, la sua famiglia e l'innocente creato dalla
catastrofe del diluvio?
ME LO AUGURO DI VERO CUORE!
SULLA PERFIDIA DEGLI SCIACALLI POSSA
TRIONFARE LA COLOMBA
DELLA PACE!
Lorenzo
Marzullo
Mi piace molto il tuo stile di scrittura, grazie per il post.
RispondiElimina