Castelbuono - E’ un vero peccato mandare talmente
presto in archivio un’edizione così entusiasmante del 5° Slalom Città di
Castelbuono. E’ finita come da pronostico della vigilia, in un certo senso, con
la vittoria del plurititolato catanese Mimmo Polizzi (il quale ha regolato,
nell’ordine, il trapanese Andrea Raiti e il palermitano Fabrizio Minì), ma chi
avrebbe immaginato all’inizio il concentramento dei primi tre piloti classificati
in appena 64 centesimi di secondo? Eppure è successo, a testimonianza
dell’altissima qualità espressa dalla competizione madonita e del valore dei
protagonisti siciliani della specialità dei giorni nostri.
Mimmo Polizzi da Adrano,
campione siciliano Slalom 2011, ha pertanto calato il suo personalissimo “tris”
nel 5° Slalom Città di Castelbuono. Tre successi nelle ultime tre edizioni,
2011, 2012 e 2013, un dominio senza dubbio netto, sempre al volante della sua
fedele Elia Avrio (quest’anno in versione aggiornata ST09 Evo, con propulsore
Suzuki), anche se gli avversari di riferimento non sono stati di certo a
guardare, quest’anno come nel passato. E dire che il portacolori della catanese
Cubeda Corse è stato persino più forte degli inconvenienti tecnici occorsi sin
dall’inizio alla biposto calabrese da lui pilotata. Polizzi è infatti riuscito
a risolvere nella seconda manche (ciò grazie alle attrezzature tecniche messe
sportivamente a disposizione del futuro vincitore dal pilota palermitano
Giuseppe Galioto) le noie di natura elettrica che si erano presentate
improvvise sulla sua Elia Avrio negli ultimi metri della prima manche, conclusa
comunque dal pilota etneo regolarmente in testa alla corsa. Mimmo Polizzi ha
poi attaccato a fondo nella seconda salita cronometrata, conclusa con il tempo,
poi rivelatosi vincente, ai fini della classifica assoluta, di 156,79
“punti-secondi”. In questa maniera, il catanese è riuscito a rintuzzare i furiosi
attacchi portati soprattutto dall’altro specialista ex campione siciliano
Slalom Andrea Raiti, poco fortunato per aver abbattuto un birillo subito nei
primissimi metri di gara (dovendo accollarsi di conseguenza 10” di penalità),
con la Radical SR4 Suzuki schierata dalla Catania Corse. Lo specialista di
Buseto Palizzolo si è scatenato nel terzo e decisivo parziale, portando a
compimento una prova senza sbavature, conclusa in 156,98 “punti-secondi”, tempo
assolutamente brillante, ma non sufficiente per scalzare Mimmo Polizzi dalla
vetta, rimasta lontana solamente 19 centesimi di secondo. Andrea Raiti ha quindi
visto interrompersi la positiva striscia di successi consecutivi (ben cinque, almeno
sino alla vigilia dello Slalom di Castelbuono), “marcati” negli ultimi due
mesi.
Flavio Lipani
Ufficio Stampa Team Palikè
A salire sul podio è stato
infine uno sfortunato palermitano Fabrizio Minì. L’altro portacolori della
Catania Corse (nativo di Marineo) ha potuto completare soltanto la manche
numero uno, prima che la sua rinnovata Radical Prosport spinta da un propulsore
Kawasaki 1.4, al debutto stagionale negli slalom, accusasse il cedimento di un
semiasse sulla linea di partenza della seconda salita cronometrata costringendo
il veloce palermitano a mettersi di lato. L’inconveniente (apparentemente
risolto nella pausa tra una manche e l’altra) si è tuttavia ripresentato nelle
battute iniziali della terza sezione di
gara, mandando Fabrizio Minì in testacoda, con un altro ritiro. Per lui è valso
pertanto il tempo della prima manche, ossia 157,43 “punti-secondi”, con tanto
rammarico per essersi fermato a soli 64 centesimi da Polizzi, un’inezia. Quarta
piazza assoluta (a 4”79 dal vincitore) per il sempre più sorprendente giovane
catanese Luca Caruso, in trionfo tra gli Under 23 (davanti al trapanese
Girolamo Ingardia, un po’ in ombra a Castelbuono) ed in gruppo E2M per le
Monoposto, su Formula Gloria B5 Yamaha iscritta dalla Jonia Corse Giarre. Il
trapanese Vincenzo Pellegrino (di Custonaci) ha ancora portato fino al quinto
posto finale la Radical SR4 Suzuki dello Sporting Club Partanna, precedendo il
giovane messinese (risiede a Brolo) Francesco Lombardo, sesto assoluto sulla
“funambolica” Fiat 126 Suzuki della Jonia Corse Giarre, con la quale ha
prevalso in gruppo Prototipi.
Tra gli altri vincitori
di categoria, spiccano inoltre il “veterano” messinese (di Novara di Sicilia)
Alfredo Giamboi, primo in gruppo Speciale su Fiat X1/9, il marsalese Giuseppe
Armato, a sua volta sul gradino più alto del podio in gruppo Vst, con la sua
monoposto motorizzata Suzuki, poi l’altro specialista nisseno (di San Cataldo)
Maurizio Anzalone, vincente nel severo gruppo GTI al volante della potenziata
Renault Clio Rs K del Motor Team Nisseno. Ed ancora, onori al messinese
Salvatore Caristi, tornato ad indossare la “medaglia d’oro” in gruppo A, con la
sua potente Peugeot 106 Gti 16v della scuderia Phoenix, all’agrigentino (nato a
Sciacca) Ignazio Bonavires, attuale leader della classifica provvisoria di
Trofeo d’Italia centro sud, premiato con la palma del vincitore in gruppo N, su
Peugeot 106 Gti 16v della Catania Corse, all’altro agrigentino Carlo Cammarata,
primo in gruppo Racing Start su Citroen Saxo Vts.
La Coppa Dame se la è
aggiudicata con la sua proverbiale grinta la sempre più veloce novarese di
Sicilia (e “figlia d’arte”) Angelica Giamboi, 19a assoluta con la Fiat X1/9,
davanti alla brava e bella trapanese Alessia Sinatra (ex pilota Ferrari nel
Team Isolani nel Campionato italiano velocità montagna 2010), su Radical SR4
Suzuki iscritta dalla Catania Corse e alla madonita Patrizia Torregrossa, su
Fiat Cinquecento Sporting anch’essa con i colori del medesimo sodalizio etneo.
Tra i piloti locali, la palma del migliore è toccata a Luigi Di Bella, con la
Peugeot 205 Rallye. L’agrigentino (di Sciacca) Pierluigi Bono ha raccolto
ancora una vittoria tra le Minicar, su Fiat 500 della Catania Corse. Il
palermitano Biagio Rigogliuso ha portato infine a casa il successo tra le
Storiche, con la Porsche 911 Sc. Per la Catania Corse, con al timone il
presidente Giuseppe Di Gregorio, è inoltre arrivata a Castelbuono un’ennesima
affermazione tra le Scuderie, precedendo Tm Racing Messina, Armanno Corse
Palermo ed il Motor Team Nisseno.
Il 5° Slalom Città di
Castelbuono, ottimamente organizzato come tradizione vuole dal Team Palikè
Palermo (con al timone Annamaria Lanzarone, Nicola, Dario e Roberto Cirrito) in
stretta sinergia con l’attivo Motor Sport Club Castelbuono (coordinato a sua
volta dal presidente Santino Fiasconaro) ed il patrocinio assicurato dalla
locale Amministrazione comunale, ha rivestito validità quest’anno quale terzo
appuntamento con il prestigioso Trofeo d’Italia centro sud per la specialità (l’anticamera
del Campionato italiano di categoria), quale 3a prova di Coppa Csai 6a zona
Slalom e ancora quale quarta tappa stagionale per lo Challenge Palikè 2013. La
kermesse madonita ha ovviamente garantito anche i punti utili per le relative
classifiche del Campionato siciliano Aci Csai, sempre per la specialità.
Archiviato con successo
il 5° Slalom Città di Castelbuono i riflettori cominciano ad essere ora puntati
su un’altra manifestazione importante, a riprova che l’attività agonistica
curata dal Team Palikè non si ferma qui. Si sono infatti già aperte le
iscrizioni in vista del 19° Slalom Città di Misilmeri, quinto appuntamento con
lo Challenge Palikè 2013 e prova di campionato siciliano della specialità, in
programma per sabato 20 e domenica 21 luglio. Per informazioni aggiornate sul
5° Slalom Città di Castelbuono ed altro ancora è possibile consultare in
qualsiasi momento i siti internet ufficiali: www.palike.it e www.motorsportclubcastelbuono.com.
Indirizzo Facebook alla pagina: AsdMotorSportClubCastelbuono.
La classifica: 1) Mimmo
Polizzi (Elia Avrio ST09 Evo Suzuki), in 156,79 “punti-secondi” 2) Andrea Raiti
(Radical SR4 Suzuki), in 156,98 3) Fabrizio Minì (Radical Prosport Kawasaki),
in 157,43 4) Luca Caruso (Formula Gloria B5 Yamaha), in 161,58 5) Vincenzo
Pellegrino (Radical SR4 Suzuki), in 163,81 6) Francesco Lombardo (su Fiat 126
Suzuki), in 164,50 7) Fabio Peraino (Radical Prosport Suzuki), in 165,12 8)
Salvatore Giunta (Fiat 126 Max Suzuki) in 165,90 9) Antonino Mazzeo (Chiavenuto
Sport Suzuki), in 169,57 10) Nicolò Incammisa (Osella PA 21S Honda) in 170,27,
11) Alfredo Giamboi (Fiat X1/9), in 170,28 12) Domenico Gangemi (su Fiat 127
Sport), in 172,35 13) Giuseppe Armato (Vst Suzuki), in 172,77 14) Maurizio
Anzalone (su Renault Clio Rs K), in 173,49 15) Girolamo Ingardia (Fiat
Cinquecento Honda), in 174,55 16) Salvatore Caristi (Peugeot 106 Gti 16v), 17)
Salvatore Bellini (Radical Prosport Suzuki), in 176,15, 18) Lorenzo Lo Monaco
(Fiat 500), in 180,19 19) Angelica Giamboi (su Fiat X1/9), in 180,30 20)
Modesto Sollima (Peugeot 205 Rallye), in 180,96 21) Stefano Naso (Peugeot 106
Rallye), in 181,11 22) Lillo Sollima (Peugeot 205 Rallye), in 182,35, 23) Mimmo
Faso (Fiat 126 Suzuki), in 183,29 24) Angelo Fici (Peugeot 205 Rallye), in 183,81
25) Nicola Lo Burgio (Fiat 500), in 183,93.
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