Giorno 4 maggio si è svolta presso il Museo
Civico “Don Giuseppe Guarnieri” una conferenza su ”Frate Umile da Petralia” tenuta dallo storico dell’arte Felice Dell’Utri (nella foto il secondo
da destra). La conferenza inaugurava una mostra fotografica di Carmelo Bosco (nella foto il primo da
destra) sui Crocifissi di Frate Umile.
La conferenza del Dell’Utri, a parte le
solite notizie sullo Scultore madonita, nulla ha detto di nuovo sul nostro
Crocifisso del Convento, ma ha sicuramente impressionato il pubblico presente
per uno sfogo personale verso uno studioso madonita che ha criticato uno studio
monografico su un allievo di frate Umile. Ecco le testuali parole: «Tempo fa, pubblicarono un articolo in una
rivista specializzata. Questo articolo riguardava un allievo di Umile da Petralia, Innocenzo da Petralia.
Allora, una parentesi, -dal profondo della mia cattiveria ora rispondo. Dico a voi quelle parole che allora disse
quello scrittore - una modesta tesi di laurea, nella sostanza – riferendosi
alla monografia su Innocenzo da Petralia edita dalla Lussografica:“una
pretenziosa monografia”. Allora il pretenzioso autore si chiede come mai il
Tognoletto non parla di Innocenzo mentre parla di Umile? Da nisseno autentico
ci dico “tu sì sceccu!”. Perchè in questo catalogo il Tognoletto è interessato
solo ai santi dell’ordine, ai beati dell’ordine e non fa cenno ad altri artisti
... ».
Francamente da uno che si dichiarava un
grande ammiratore dell’umiltà di Frate Umile un esordio simile nessuno se
l’aspettava: tanta acredine e “cattiveria” - confessata dal medesimo -.
Forse le immagini dei combattenti del teatro dei pupi hanno avuto il sopravvento nel suo animo rispetto alla non-violenza delle opere di Frate Umile. Personalmente ci sono rimasto molto male anche perché quel tal studioso definito “sceccu” era mio ospite e non credo che meriti un tale giudizio, poiché il dottor Giuseppe Fazio, attualmente è dottorando presso l’Università degli studi di Padova, ha pubblicato lavori di un certo livello scientifico e gode di ampia stima tra i più importanti studiosi d’arte della Sicilia.
Forse le immagini dei combattenti del teatro dei pupi hanno avuto il sopravvento nel suo animo rispetto alla non-violenza delle opere di Frate Umile. Personalmente ci sono rimasto molto male anche perché quel tal studioso definito “sceccu” era mio ospite e non credo che meriti un tale giudizio, poiché il dottor Giuseppe Fazio, attualmente è dottorando presso l’Università degli studi di Padova, ha pubblicato lavori di un certo livello scientifico e gode di ampia stima tra i più importanti studiosi d’arte della Sicilia.
TerraNova tra non molto
pubblicherà una legittima replica del dr. Fazio al Dell’Utri.
Ritengo che qualsiasi studioso serio per
difendersi da eventuali critiche dovrebbe elaborare nel suo cervello buoni
argomenti e non offese gratuite.
Anche la mostra fotografica di fatto non era
di livello eccellente, infatti non si poteva restare delusi osservando le
vecchie foto di opere restaurate già da diversi anni.
Luigi Romana
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