Caltavuturo,
20 maggio - “Poker” stagionale per il forte specialista trapanese
Andrea Raiti (nella foto accanto). L’imprenditore nato a Buseto Palizzolo, dopo essersi imposto nel
corso degli ultimi due mesi solari, nell’ordine, nello Slalom Pista Concordia,
nello Slalom Città di Biancavilla (rispettivamente prova d’apertura e seconda
tappa dello Challenge Palikè 2013) e nello Slalom Città Internazionale dei
Marmi Custonaci (disputato soltanto domenica scorsa), ha apposto ora la propria
pregevole firma anche nel 5° Slalom Città di Caltavuturo, seconda prova con
validità per il Campionato siciliano di specialità, ma pure terzo atto
stagionale dello Challenge Palikè 013, a cura del Team Palikè Palermo. Quattro
“acuti” colti sinora quest’anno da Andrea Raiti e dalla sua Radical SR4 Suzuki,
dunque, che consentono al portacolori della scuderia Catania Corse di raggiungere
una cifra assolutamente incredibile, ossia la 50a vittoria assoluta nella sua
carriera da pilota.
Non si è trattato comunque
di un’affermazione conquistata a mani basse e senza avversari per Andrea Raiti
a Caltavuturo, in un contesto paesaggistico, storico, culturale e sportivo
unico e quanto mai incantevole, “culla”, nei decenni trascorsi, della
leggendaria Targa Florio conosciuta e rinomata in tutto il globo. A mettere
paura al futuro vincitore ci ha pensato ad esempio l’altro trapanese (ma nativo
di Custonaci) Vincenzo Pellegrino, che al traguardo ha accusato alla fine un
distacco di 2”20 da Andrea Raiti, un margine tutto sommato contenuto,
piazzandosi in seconda posizione. Vincenzo Pellegrino, alfiere dello Sporting
Club Partanna, si era preso il lusso di vincere anzi la seconda manche (sulle
tre in programma), alla guida di un’altra Radical SR4 a motore Suzuki,
approfittando di una piccola “sbavatura” accusata da Raiti, in quel momento
secondo dietro Pellegrino a soli 8 millesimi di secondo. Andrea Raiti ha però
messo le cose in chiaro nella terza e decisiva sfida tra i birilli, dove ha
notevolmente abbassato i propri limiti, chiudendo in 138,39 “punti-secondi”
(unico pilota ad avvicinarsi al “muro” del minuto e diciotto secondi) e ponendo
fine alla questione. Per Vincenzo Pellegrino la resa, ma con l’onore delle armi,
in 140,59 “punti-secondi”.
Flavio Lipani
Ufficio
stampa Team Palikè
Sul terzo gradino del podio
è invece salito, con merito, il messinese Salvatore Giunta (nella foto accanto), autore di una prova
assai convincente alla guida della sua scattante Fiat 126 Max Suzuki a motore
centrale, con la quale ha conquistato pure il successo nel difficile gruppo
Prototipi, per i colori della scuderia Tm Racing Messina. Dopo un inizio non
facile, Giunta è stato capace di migliorarsi costantemente nel corso delle due
manche seguenti, chiudendo in 145,33 “punti-secondi”, a 6”94 dal vincitore. Quarta
piazza assoluta per l’”inossidabile” trapanese (anche lui è di Custonaci)
Nicolò Incammisa, abile a sfruttare i cavalli della sua Osella PA 21S Honda
della Catania Corse per concludere la prova a ridosso del podio, davanti al
giovane Girolamo Ingardia (originario anch’egli della provincia di Trapani, per
l’esattezza di Mazara del Vallo), ottimo quinto assoluto alla guida della
funambolica Fiat Cinquecento Honda con assetto centrale e trionfatore nella
speciale graduatoria riservata agli Under 23. Al sesto posto il primo dei
piloti catanesi, ossia Davide Miraglia (di Aci Sant’Antonio), il quale ha
piazzato in alto la sua Formula Gloria B5 con i colori della Catania Corse, a
sua volta vincente nel gruppo E2M, riservato alle monoposto. Settima posizione
assoluta (e meritata) per un’altra “vecchia” conoscenza degli slalom isolani,
vale a dire il nisseno (di San Cataldo) Maurizio Anzalone, autore ancora una
volta di una prova senza errori, al volante della sua rinnovata Renault Clio Rs
K “griffata” Motor Team Nisseno, con la quale si è affermato anche in gruppo
GTI, precedendo, per l’ottava piazza assoluta, l’altro specialista messinese
(nativo a Novara di Sicilia) Alfredo Giamboi, su Fiat X1/9, a sua volta salito
sul gradino più alto del podio per quanto concerne il gruppo Speciale.
Tra gli altri vincitori di
gruppo, spiccano ancora il catanese (di Biancavilla) Sebastiano Cusmano, con la
Peugeot 205 Rallye della Catania Corse, primo in gruppo A, quindi il messinese
Giovanni Alibrando (Peugeot 106 Rallye per la S.G.B. Rallye San Piero Patti),
il più veloce in gruppo N e l’agrigentino Giuseppe Borzellieri (Peugeot 106 Gti
16v), a sua volta poi risultato il più bravo in gruppo Racing Start. Tra le
Minicar, successo per il messinese Giovanni Greco (Fiat 500, Tm Racing), mentre
a svettare tra le Autostoriche è stata la Porsche 911 Sc condotta dal
palermitano (di Corleone) Biagio Rigogliuso. La campionessa regionale in carica
per lo Challenge Palikè 012 Patrizia Torregrossa si è altresì confermata in
questa occasione sulle strade considerate di casa, imponendosi nella speciale
classifica Dame con la sua Fiat Cinquecento Sporting della Catania Corse,
contribuendo peraltro a far consegnare al sodalizio etneo presieduto da
Giuseppe Di Gregorio (campione regionale in carica Slalom) la coppa dei
vincitori per la classifica riservata alle scuderie presenti a Caltavuturo. La
Catania Corse ha messo in riga, nell’ordine, l’Armanno Corse Palermo, la Tm
Racing Messina, la Puntese Corse San Giovanni La Punta e il Motor Team Nisseno.
La “palma” di miglior pilota locale è stata infine vinta dal caltavuturese
“doc” Mimmo Faso, abituale protagonista della specialità con la sua Fiat 126
Suzuki, con la quale ha concluso la prova al 10° posto assoluto, davanti a
Marco Cirrito (con una Radical Prosport Suzuki) ed a Mario Ricotta, su A112
Abarth, più staccati in graduatoria. Sessantaquattro i piloti classificati.
Il 5° Slalom Città di
Caltavuturo (al quale risultavano abbinati per quest’anno il Memorial “Nicolò
Capuano”, la Coppa “Giovanni Fiore” e il Trofeo “Raffaele Barberino”, tutti in
ricordo di noti personaggi dell’automobilismo sportivo locale, oltre a costituire
prova per il 2° Memorial “Francesco Faraco”), è stato fortemente voluto e poi
riportato in calendario dopo tre anni d’assenza (almeno sotto l’egida di Aci Csai)
dal Team Palikè Palermo, con al timone gli esperti Annamaria Lanzarone, Nicola,
Dario e Roberto Cirrito, che a Caltavuturo e sulle Madonie giocano praticamente
in casa. Importante, altresì, il supporto logistico assicurato dalla locale
associazione “Abi Thur” Motors (dall’identificativo del condottiero arabo che
diede in origine il nome al paese di Caltavuturo), mentre si è rivelato fondamentale
il patrocinio offerto dall’Amministrazione comunale di Caltavuturo, con in
testa il sindaco, Calogero Giuseppe Lanza. Indispensabile pure il sostegno del
Parco delle Madonie, territorio di cui il comune di Caltavuturo è parte
imprescindibile.
Si sono nel frattempo già
aperte le iscrizioni in vista del 2° Slalom Città di Serradifalco, comune a 25
chilometri da Caltanissetta deputato ad ospitare con un rinnovato entusiasmo il
quarto appuntamento stagionale per lo Challenge Palikè 2013. La gara,
organizzata sempre dal Team Palikè Palermo, in stretta collaborazione con il
Serradifalco Team Racing del presidente Leo Agnello ed il patrocinio della
locale amministrazione comunale, è fissata in calendario per sabato 15 e
domenica 16 giugno prossimi.
Ma cresce parimenti l’attesa
da parte degli sportivi siciliani per il 5° Slalom Città di Castelbuono,
competizione deputata a portare ancora il rombo dei motori sulle Madonie
palermitane e destinata a svolgersi il 6 e 7 luglio. La sfida sarà valevole
quale quinta tappa per lo Challenge Palikè, ma soprattutto assicurerà punti per
il Trofeo centro sud Slalom, nonché per la Coppa Csai di sesta zona, campionati
per cui lo Slalom di Castelbuono è stato elevato con merito da parte di Aci
Csai proprio quest’anno.
Per acquisire informazioni
aggiornate sul 2° Slalom Città di Serradifalco e altro ancora è possibile
consultare in qualsiasi momento il sito internet ufficiale: www.palike.it .
La classifica: 1) Andrea Raiti (Radical SR4 Suzuki)
in 138,39 “punti-secondi” 2) Vincenzo Pellegrino (Radical SR4 Suzuki) in 140,59
3) Salvatore Giunta (Fiat 126 Max Suzuki) in 145,33 4) Nicolò Incammisa (Osella
PA 21S con motore Honda) in 146,79 5)Girolamo Ingardia (Fiat Cinquecento Honda)
in 148,62 6) Davide Miraglia (Formula Gloria B5) in 153,88 7) Maurizio Anzalone
(Renault Clio Rs K) in 154,79 8) Alfredo Giamboi (Fiat X1/9) in 155,94 9)
Giuseppe Galioto (su Elia Avrio ST09 Honda) in 156,79 10) Mimmo Faso (su Fiat
126 Suzuki) in 157,05 11) Modesto Sollima (Peugeot 205 Rallye) in 157,11 12)
Sebastiano Cusmano (Peugeot 205 Rallye) in 158,72 13) Domenico Agosta (Fiat
X1/9) in 161,09 14) Rino Bonifacio (Fiat 126 Suzuki) in 162,41 15) Filippo
Barbera (su Peugeot 205 Rallye) in 163,50 16) Giuseppe Raineri (Fiat 127
Berlina) in 164,52 17) Marco Cirrito (su Radical Prosport Suzuki) in 164,96 18)
Antonino Manuli (Fiat 500) in 164,99 19) Nicola Lo Burgio (Fiat 500) in 165,71
20) Andrea Armanno (Fiat 126) in 166,95 21) Biagio Orlando (A112 Abarth) in
167,30 22) Carmelo Seminara (Lancia Delta Integrale) in 167,38 23) Salvatore
Messina (con la Peugeot 205 Rallye) in 167,48 24) Gioacchino Lombardo (A112
Abarth) in 167,49 25) Giuseppe Sparti (Peugeot 205 Rallye) in 167,67.
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